Ovviamente il nostro intervento riguarda i problemi “leggeri” di disfunzione o lavoreremo in prevenzione, tenendo conto delle caratteristiche individuali, e professionali.
La retina è un tessuto di origine nervosa, che riveste quasi tutta la parete interna dell’occhio. Questa delicata struttura contiene i fotorecettori, che sono due tipi di cellule sensibili alle onde luminose: i bastoncelli sono coinvolti nella visione monocromatica in condizioni di luce soffusa o crepuscolare (anche artificiale e TV – computer); i coni sono invece responsabili della visione a colori, ma sono attivi soltanto quando la luce è intensa (visione diurna).
La retina è nutrita da due letti vascolari indipendenti:
Sulla faccia interna, il sistema dell’arteria centrale della retina provvede ad irrorare le cellule gangliari e bipolari e lo strato delle fibre nervose attraverso le cellule di Müller e gli astrociti, che avvolgono a manicotto i capillari, dato che nella retina non esistono spazi perivasali. L’arteria centrale della retina penetra nell’occhio a livello della papilla ottica e si divide in 4 rami che si dirigono verso la periferia. Il sangue refluo si reca, attraverso 4 rami venosi, in direzione della papilla e fuoriesce dal globo mediante la vena centrale della retina.
Sulla faccia esterna, invece, il sangue raggiunge l’epitelio pigmentato ed, attraverso questo, i fotorecettori tramite il sistema corio-capillare. Il drenaggio venoso avviene grazie alle vene vorticose.
Partendo da questi presupposti il nostro intervento riguarderà quello di migliorare la visione notturna ed a luce artificiale, visto le caratteristiche della nostra vita personale-professionale e quella di migliorare la microcircolazione della retina.